Spazi a Milano: l’aria che tira e le previsioni del tempo

Le minacce di sgombero della Fornace a Rho settimana scorsa, l’attacco effettuato alla Bottiglieria di Via Savona, le sbavanti intimidazioni proferite dal solito vice-sindaco De Corato verso Cox 18 in seguito alla sentenza di tribunale che intima gli occupanti a lasciare l’immobile sono cose diverse , ma al tempo stesso accomunate da un unico elemento. Sono cose diverse perchè ognuna di queste situazioni ha degli elementi specifici che la differenziano dalle altre. Le culture politiche di riferimento, le modalità d’azione, le attività svolte, la storia, la durata, i soggetti aggregati, le relazioni con i territori circostanti, con le istituzioni, i rapporti con le proprietà e tanto altro ancora: per ognuna delle situazioni citate, così come per l’insieme degli spazi autogestiti di questa città, vi sono sfaccettature e diversità che rendono da alcuni punti di vista ogni caso specifico e particolare. Il dato comune a queste vicende invece, ciò che accomuna questi casi a tante altre situazioni in questa città (le normative sempre più restrittive per l’associazionismo, i controlli asfissianti della polizia municipale verso circoli Arci e non solo, le cancellate nei parchi e in pezzi di città sempre più recintati, le ordinanze coprifuoco in Via Padova, Imbonati, al Corvetto ecc ecc) è la volontà politica delle destre al governo (del paese e della città) di considerare l’aggregazione come un problema di ordine pubblico e di reprimere il dissenso politico in maniera liberticida.

Quello che manca, a Milano e probabilmente non solo qui, è lo spazio per la politica, intesa come capacità di costruzione di percorsi di cambiamento. In questa città tanti, troppi preferiscono, per scelta, convenienza o pavidità, relegare tutti gli elementi di cui sopra ad un dimenticatoio silente e colpevole, non capendo che ciò che non si affronta spesso si scontra e si sconta. Per questo motivo dire “no agli sgomberi” per noi non significa “piegare” la propria specificità alle altrui, non significa assumere tutto indistintamente. Dire “no agli sgomberi” significa innanzitutto indicare una responsabilità politica precisa come causa di quanto sta succedendo. Dire “no agli sgomberi” è una frase unica che può essere detta in tanti modi diversi, almeno quanti sono quelli in cui si può immaginare, organizzare e provare a creare un futuro diverso dal grigiore di oggi.

Nei mesi scorsi abbiamo detto “no agli sgomberi” in tanti modi e in diverse occasioni, dalla battaglia per la difesa di Conchetta alle lotte dentro le scuole e le università giusto per citare alcuni esempi. Oggi diremo “no agli sgomberi” a Roma in corteo. Nei prossimi giorni daremo vita a diverse occasioni in cui ribadire il concetto. Come sempre a modo nostro e in prima persona.

Perchè se l’aria che tira può sembrare non essere delle migliori le nostre previsioni del tempo parlano invece di futuri imminenti e radiosi.

Per tutti.

Corsari Milano

Gente Seria

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Corteo Nazionale 16 Ottobre@Da Milano a Roma per il Reddito e L’Autogestione

POSTI ESAURITI

SENTIRE LA FIOM MILANO

http://www.fiom.milano.it/

16 OTTOBRE CORTEO NAZIONALE PER LA DIFESA DEI DIRITTI, DELLO STATUTO DEI LAVORATORI E PER UN ALTRO MODELLO DI SOCIETA’

La “crisi” globale ha dato la possibilità a chi ne è responsabile, le istituzioni transnazionali, i governi, chi in questo sistema neoliberista detiene il potere economico e politico, di giusticare qualunque attacco ai diritti fondamentali dei lavoratori ed ai beni comuni e primari come l’acqua e l’istruzione. L’attacco alla scuola e all’Università pubblica attraverso tagli massicci a tutti i livelli, la legge 133/08 e la cosiddetta “riforma” Gelmini è stato il primo passo. Proseguito poi con il tentativo di privatizzare l’acqua per finire, in un paese dove la precarietà nel mondo del lavoro e quindi nella vita è un concetto vecchio perchè oramai talmente diffuso da divenire la norma, con l’attacco ultimo e frontale operato da Marchionne, amministratore delegato della Fiat, allo statuto dei lavoratori, al concetto di sindacato e alla dignità del lavoro e del lavoratore. Un tentativo di svilire ogni possibile rapporto di forza dipendente-padrone, un tentativo che vuole fare scuola tra l’imprenditoria italiana, un tentativo giustificato dalla crisi economica ma che punta al futuro, in quanto tutti i diritti frutto di lotte passate vogliono essere cancellati pian piano da qui al 2013 quando si calcola che il sistema economico dovrebbe uscire dalla crisi globale. Una crisi ciclica e sistemica dalla quale i responsabili puntano ad uscirne sempre più forti, sia da un punto di vista economico che di controllo sociale, mettendo in discussione ogni giorno libertà e partecipazione dal basso alle trasformazioni sociali. La distruzione dello stato sociale è un processo lento e continuo e l’idea di privatizzazione dei servizi così come dei beni primari e comuni come l’acqua è un accelleratore. Il 16 ottobre a Roma scenderemo in piazza nel corteo nazionale della Fiom per difendere i diritti dei lavoratori, per dire no al concetto di lavoro, democrazia, diritti, welfare e libertà che il governo italiano, Marchionne e l’imprenditoria italiana sta costruendo. Il 16 ottobre saremo in piazza per difendere i diritti e i beni comuni, il 16 ottobre sarà una giornata di mobilitazione generale, una giornata di resistenza comune che coinvolgerà tutti dagli studenti e le studentesse ai migranti passando per gli operai e le operaie e i precari e le precarie. Il corteo nazionale del 16 ottobre sarà uno spazio di sintesi tra le diversi lotte e forme di resistenza che si stanno operando in Italia negli ultimi anni.

Per partecipare alla manifestazione del 16 ottobre a Roma per il redditto e l’autogestione sono stati organizzati dei pullman da Milano. L’appuntamento per la partenza è Sabato 16 ottobre 2010 ore 5.30 davanti alla Stazione Lambrate entrata via Predil ang. via Rombon) – Milano .Il ritorno è fissato per Sabato 16 ottobre 2010 alle 23:30 in Piazzale del Verano (San Lorenzo).

Per informazioni e prenotazioni tel 3888515155

corsarimilano@gmail.com


Corsari Milano

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Appello per il Mondo dell’Arte@Verità e Giustizia per Stefano Cucchi!

Appello per il Mondo Dell’Arte..

Stefano Cucchi e’ stato ucciso ed un anno e’ passato. Un anno ci separa dalla notte del 15 ottobre 2009 quando Stefano viene fermato, arrestato e picchiato. Viene strappato all’affetto di quelli che lo amano da una giustizia troppo ingiusta che lo restituira’ senza vita dopo 7 giorni, il 22 ottobre 2009. La storia di Stefano, e le immagini del corpo rese pubbliche, colpiscono il mondo suscitando sconcerto, indignazione e rabbia. Rabbia per la morte, ma non solo. Le dichiarazioni di parte della politica giustificano quello che è accaduto ricercando nella vita privata di Stefano e della sua famiglia i pretesti morali per giustificare la barbarie. La società civile e i movimenti raccolgono il grido lanciato dalla famiglia. Vengono indette manifestazioni, iniziative e presidi; in molti concerti ed eventi culturali viene raccontata la storia di Stefano e si pretende verità e giustizia. Ma la storia di Stefano è lo spaccato di un paese dove troppo spesso la dignità degli esseri umani viene sacrificata in nome del giudizio morale, della punizione esemplare, della sicurezza. Un sistema spietato che solo quest’anno ha prodotto 126 morti nelle proprie carceri. Un paese dove è  diventato complicato chiedersi di chi avere paura, mentre si rende necessario costituire una Associazione Nazionale per le vittime delle forze dell’ordine. Per chiedere giustizia e verità della morte di Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino,Giuseppe Uva, Gabriele Sandri,Carlo Giuliani e molti, troppi altri ancora.

Il 5 ottobre riparte il processo sulla vicenda di Stefano: alla sbarra c’è un intero sistema costruito sugli abusi di poteri, le negligenze, la violenza, le menzogne. Un processo difficile e lungo che vede i familiari e gli amici in prima linea. Per questo ci appelliamo al mondo della cultura, della musica e della parola, a tutti quegli artisti e artiste che hanno usato e usano la loro arte per raccontare ciò che spesso non si dice, per denunciare ancora e con più forza, per aiutare a non dimenticare. A tutti quei giornalisti che hanno raccontato senza paura facendo fino in fondo il loro lavoro; a chi ha preso parola con un disegno, con una poesia, con una canzone. Vi invitiamo a sottoscrivere questo appello e a passare per Roma negli appuntamenti che i familiari, insieme a comitati e movimenti, stanno costruendo il 15 e il 22 ottobre.

Uniamo le nostri voci, le nostre passioni, le nostre intelligenze. Per pretendere verità  e giustizia. Per dire ‘ Mai PiU’.

Con Stefano nel cuore. Pe sottoscrivere l’appello: appellostefanocucchi@gmail.com

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Comunicato sulle Mobilitazioni di Padova dal 29 Settembre al 2 Ottobre@Noi respingiamo questa riforma!

Comunicato sulla mobilitazione di Padova dal 29 Settembre al 2 Ottobre:

La mobilitazione del 30 Settembre a Padova delle studentesse e studenti medi ed universitari ha per l’ennesima volta messo in risalto la contraddizione che al giorno d’oggi caratterizza l’intera governance universitaria. Da una parte i rettori, a parole, solidarizzano con i ricercatori e criticano i tagli di Tremonti e la riforma Gelmini. Dall’altra parte loro stessi sono coloro che più hanno contribuito a stendere i punti principali di tale riforma che non intacca minimamente i privilegi ed il potere di chi è responsabile delle sacche di malfunzionamento del sistema universitario. Sono gli stessi rettori che, tramite la CRUI, hanno appoggiato incondizionatamente questa settimana alla Camera il Ddl Gelmini, sperando così di poter ottenere da Tremonti qualche briciola da spartirsi fra di loro in modo tale da poter continuare ad esercitare il loro potere baronale all’interno delle nostre università. Briciole che non fermeranno invece il progetto di dismissione dell’Università pubblica portato avanti in maniera decisa da questo governo e dai governi che lo hanno precedeuto.

Contro questa ipocrisia e per una vera riforma dell’Università che garantisca in primo luogo a tutte e tutti un reale diritto allo studio, ieri in cinquecento, fra student*, dottorand* ed assegnist*, abbiamo attraversato le vie di Padova, dove si sarebbe dovuta svolgere la cerimonia di inaugurazione del Forum YoUniverCity [http://corsari-milano.noblogs.org/post/2010/09/28/a-padova-non-e-che-liniziodal-29-settembre-al-3-ottobre-forum-della-formazione-bene-comune/] in presenza dei ministri Meloni, Zaia e Gelmini. Ministri che, tuttavia, per evitare di trovarsi di fronte ad una forte contestazione hanno disertato la cerimonia, come ormai avviene di consueto in ogni occasione pubblica.

Il corteo partito da Piazza dei Signori si è snodato fra le viuzze medievali di Padova fino a giungere in Piazza delle Erbe, dove un blindato della celere e un paio di cordoni di celerini ne impedivano il proseguimento fino al Palazzo del Bo, sede della cerimonia. Celerini che hanno subito risposto con manganellate alla determinata volontà del corteo di proseguire. Ma questo utilizzo assurdo e spropositato della forza non ci ha fatto indietreggiare. Anzi. La nostra determinazione e la forza delle nostre idee per un’Università pubblica libera dai baroni e dalle interferenze dei privati, ha fatto indietreggiare le guardie , facendoci raggiungere la nostra meta. Una volta arrivati di fronte al Palazzo del Bo, altri cordoni di polizia impedivano il nostro accesso alla cerimonia, mostrando come chi detiene il potere risponde a chi ha un’idea diversa di Università.

Ma questo non ha impedito ai ricercatori ed ai professori che si trovavano all’interno di uscire e disertare la cerimonia per partecipare invece ad un’assemblea all’aperto con tutti noi, con chi vive e fa vivere l’Università ogni giorno, con chi quella piazza se l’era presa pochi istanti prima. La cerimonia ufficiale blindata dai cordoni di polizia ha così perso legittimità, tanto che anche il rettore è dovuto poi uscire al di fuori del Palazzo per fare il suo intervento ipocrita al megafono per non parlare di fronte ad una platea vuota. Un intervento, duramente contestato al termine, che ovviamente non ha fatto altro che confermare come queste persone facciano il doppio gioco a scapito dell’Università. Ma noi non ci caschiamo, non ci siamo cascati prima e non ci cascheremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Questo è solo l’inizio. Non ci fermeremo, non ci fermeranno.

Respingiamo questa riforma!

Corsari Milano

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A una settimana dai fatti accaduti davanti al liceo Manzoni

A una settimana dai fatti accaduti davanti al liceo Manzoni, abbiamo le idee un po’ più chiare su quello che è successo.

Sabato al Manzoni, ti racconto com’è andata veramente (Resoconto apparso su infoaut.org)

Allora, la prima roba che va detta è che gli stessi fasci la settimana prima erano andati al Virgilio, un’altra scuola in zona città studi. Là però i volantini almeno li avevano veramente, mica come al Manzoni. Che sarebbero andati al Manzoni lo si sapeva da giorni, sai come sono i camerati, sempre in scazzo e competizione tra i vari gruppetti, si parlano addosso e alla fine basta aprire bene le orecchie che le loro rivalità ci portano sempre un fiume d’informazioni utili…

E’ mesi che ci provano ad entrare nelle scuole, si spacciano per forti, in crescita di militanti e consensi ma in realtà senza gli appoggi istituzionali e i soldi dei tanto vituperati partiti di centrodestra sarebbero alla frutta tutti, Forza Nuova come Cuore Nero e compagnia bella. Nelle scuole di fatto ci saranno si e no dieci militanti di destra divisi in tre o quattro organizzazioni diverse, però sono un problema perchè sono aggressivi, minacciosi, violenti e spesso fanno le calate il sabato con un manipolo di trentenni ad intimidire i ragazzi dei collettivi...Continua qui..

Comunicato del Collettivo Politico Manzoni

Il Collettivo Politico Manzoni, riguardo ai fatti accaduti oggi nei pressi dell’istituto poco prima dell’uscita degli studenti da scuola intende, con questo comunicato, chiarire la propria posizione.

Ciò che è successo oggi è la diretta conseguenza di continue provocazioni da parte dei neofascisti di Forza Nuova nelle nostre scuole e nella nostra città...Continua qui..

Comunicato ANPI zona 1 Milano

Ancora una volta la destra neofascista si fa viva davanti alle scuole. Non è un caso che sia sempre davanti e non dentro, in ragione del difficile rapporto che i suoi esponenti hanno tradizionalmente con la cultura...Continua qui..

Comunicato della Rete degli studenti

Sin dalla sua nascita, la Rete Studenti Milano si è sempre impegnata, oltre che sul fronte scolastico, anche per fermare tutte quelle logiche razziste, fasciste e xenofobe, che non dovrebbero esistere in un contesto di socialità e cultura come dovrebbe essere la nostra scuola. ..Continua qui..

Fasci in Classe: Milano non è Roma” articolo di Luciano Muhlbauer.

Rissa tra rossi e neri”, “tornano gli anni bui della violenza” e via dicendo, sono i commenti mediatici e politici che in questi giorni sono andati per la maggiore, a proposito dei fatti accaduti sabato a Milano, davanti al liceo classico Manzoni...Continua qui..


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A Padova non è che l’inizio@dal 29 Settembre al 2 Ottobre Forum della Formazione Bene Comune

Dal 30 settembre al 3 ottobre nella città di Padova si terrà il forum Europeo del Diritto allo Studio, denominato “YoUniverCity”. Sarà presieduto da tutti i ministeri dell’istruzione d’Europa, gli stessi che stanno riducendo i finanziamenti alle università pubbliche. L’Italia ovviamente non ha voluto essere da meno infatti sarà presente il meglio del peggio del panorama politico: Giorgia Meloni già fascista dichiarata ora ministro della gioventù, Luca Zaia già leghista duro e puro ora Governatore della Regione Veneto con delega alla non distribuzione della RU-486 (uno che con l’Europa diciamo che ha sempre avuto un buon rapporto!) ed infine il ministro Maria STAR Gelmini, colei che con il pretesto del cosiddetto “merito” fa di tutto per incentivare i tagli all’università e ledere il diritto allo studio, ma nulla per togliere potere ai baroni (alla faccia del merito).
In questo forum i sedicenti esperti che dovrebbero tracciare le linee del diritto allo studio europeo sono gli stessi che in Europa tale diritto lo stanno demolendo. In quest’ottica non sorprende certo che negli incontri del forum non sia prevista la voce degli studenti e dei lavoratori della formazione, confermando la volontà dei Rettori e dei Governi di arrogarsi il diritto di decidere sulla testa di altri!
In quasi tutti i paesi d’Europa i fondi per il diritto allo studio sono in calo, ma in Italia la situazione è tragicamente peggiore infatti in questi due anni, tramite le finanziarie, si sono praticati tagli indiscriminati che stanno minando in modo massiccio l’università pubblica. Le tasse studentesche inoltre sono in aumento in tutta Italia e la maggior parte delle università sfora il limite del 20% del Fondo di Finanziamento Ordinario imposto per legge (DpR 306/1997), per la Statale di Milano si arriva al 30%, con un aumento del 43% negli ultimi 5 anni.

Per questo abbiamo deciso di partecipare alla grande manifestazione 30 settembre a Padova e al “Forum Formazione – Bene Comune” previsto dal 29 Settembre al 2 Ottobre, l’altro forum, quello degli Studenti, dei precari della formazione, delle maestre, insomma il forum di chi l’università e la suola la vive tutti i giorni, quelli che secondo noi dovrebbero decidere del futuro della formazione in Europa.

Corsari Milano Gente Seria

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A Milano c’è il sole@i militanti di Forza Nuova cacciati via dagli Antifascisti/e

pubblichiamo questo testo tratto da www.globalproject.info

Questa  mattina all’ora di pranzo il clima davanti al liceo Manzoni era proprio brutto.
Le nere nuvole di Forza Nuova protette da  un cielo blu scuro di carabinieri in tenuta antisommossa minacciavano  l’aria in via Orazio.Ma all’uscita di scuola l’aria calda dell’ora di pranzo ha soffiato sulla rabbia degli studenti del collettivo del liceo; un vento caldo che spazza le nuvole.
Nulla possono i carabinieri presi  di sorpresa ancora meno i forzanuovisti; un attimo di temporale, breve e  intenso. Chi era venuto per minacciare torna a casa con quache sicurezza  in meno sulla sua forza; chi era pronto a riportare l’ordine  sventolando sotto il naso degli studenti i suoi tonfa ha sudato per  corrergli dietro.

Alle due del pomeriggio in centro a Milano è uscito il sole… …oggi è proprio una bella giornata.

Gli incidenti davanti al liceo Manzoni

Comunicato Rete Studenti Milano

http://retestudenti.noblogs.org/post/2010/09/26/milano-e-antifascistasui-fatti-del-25-settembre-davanti-al-manzoni/

Comunicato Collettivo Politico Manzoni

http://www.infoaut.org/articolo/comunicato-antifascista-del-collettivo-politico-manzoni


							
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LA MEGLIO MILANO CONTRO IL COPRIFUOCO@MilanoMovida_MilanoMiVida

LA MEGLIO MILANO


“sapessi com’è strano, sentirsi innamorati a Milano”, ma si potrebbe aggiungere è strano sentirsi giovani, o vecchi, o bambini, o stranieri, o donne. È strano perché Milano è una città sempre più chiusa, governata da chi crede che sicurezza voglia dire silenzio, controlli e strade vuote. Milano è una città sempre più invivibile: i bottellon vengono sgomberati, i parchi chiusi e avanza l’idea che l’unica soluzione ai problemi delle periferie sia il coprifuoco. I divieti si moltiplicano a vista d’occhio, attraverso ordinanze sempre più rigide, con l’idea che vivere le piazze e le strade voglia dire disturbare la quiete pubblica, senza voler riconoscere che l’unica città veramente sicura è una città piena di luci e di persone, prima che di telecamere e poliziotti. Eppure Milano è meglio, è fatta di persone che si incontrano, che parlano e che vogliono passeggiare per le sue vie, tutte, anche quelle che sembrano più lontane o che vengono dipinte come più pericolose. Questa è la Milano che ci piace e che vogliamo vedere crescere. Per questo lanciamo tre appuntamenti: i primi due in via Padova e Corvetto, per protestare contro un coprifuoco assurdo che trasforma le strade in buie zone di nessuno, veramente insicure; e uno in piazza duomo, perché non ci piace un centro città ridotto a vetrina delle grandi firme e che dopo le 20 diventa un deserto dove non si trova essere vivente. Con queste iniziative vogliamo esprimere il nostro amore per Milano che non può essere trasformata in un deserto dove ci si può incontrare e divertire nei locali posh, modaioli e ultracostosi stranamente generalmente di proprietà degli amici degli amici.

Ci vediamo ALLE 22.00 il :

24settembre @moonshine via ravenna 16 corvetto

1ottobre @ligera via padova 133

8 ottobre bottellon in Duomo


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I(n)CHINO alla CONFINDUSTRIA@CONTESTATO PIETRO ICHINO ALLA FESTA PD MILANESE

VIDEO ESCLUSIVO DELLA CONTESTAZIONE A ICHINO

I(n)CHINO A CONFINDUSTRIA@Corsari Milano contestano Pietro Ichino

Doveva essere effervescente popolare e in effetti questa sera alla festa
del PD l’aria è  stata piuttosto frizzante.

Dopo Schifani e Bonanni, ancora una volta la festa del PD ha dato voce ad
elementi che di popolare hanno ben poco. Questa volta è toccato a Pietro Ichino.
Da più di dieci anni, il giuslavorista del PD è corresponsabile
dell’attacco ai diritti dei lavoratori.
Dall’introduzione dei contratti a tempo determinato e Co.Co.Co fino all’offensiva finale contro il Contratto Colletivo Nazionale di Lavoro, passando per l’abrogazione dell’ articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Un cammino
che in nome della crescita (di chi?) e della flessibilità non ha fatto
altro che istituzionalizzare forme contrattuali volte in realtà a crare
situazioni di sfruttamento, ricattibilità e negazione del futuro,
attentando alla dignità dei lavoratori. Fino ad arrivare a ledere il
diritto di sciopero ed il diritto alla malattia, come contenuto nelle
deroghe di Marchionne
tanto appoggiate dallo stesso Ichino e da sindacalisti svenduti come
Bonani ed Angeletti.

Questa sera, però, all’ennesima passerella organizzata dal PD, con ospite
Ichino, operai/e, precari/e studentesse e studenti milanesi, che tutti i
giorni nelle fabbriche, nei call-center e nei luoghi di lavoro precario
vivono sulla loro pelle le conseguenze di queste politiche lesive dei
diritti dei lavoratori, hanno deciso con rabbia di far sentire la propria
voce, di contestare Ichino e le sue politiche, di dire BASTA.

Basta dar voce a chi ha fatto dello smantellamento dei diritti dei lavoratori una professione. Basta continuare a far parlare chi, come Ichino e Bonanni, è il miglior alleato di Marchionne.
Basta dare spazio a chi ci vuole condannare ad una precarietà permanente
senza sapere cosa ciò vuol dire sulla propria pelle.

Proprio per rendere esplicitare quest’ulitmo punto volevamo consegnargli
delle cuffie da call-center ed una tuta blu da metalmeccanico, come quella
indossata dagli operai della Innse che secondo lui l’anno scorso si resero
protagonisti  di una lotta anacronistica. Ma a democrazia del PD, così
come quella di Marchionne, dei potenti e di chi siede le comode
poltrone del potere, non prevede spazi per il
dissenso e le contestazioni
, nemmeno per quelle pacifiche ma rumorose,
così  a tale tentativo il PD ha
risposto come ormai solo sa fare non sapendo dare risposte a chi lo accusa
di essere al soldo delle  imprese:  sguinzagliando il cospicuo
dispiegamento di forze dell’ordine che già militarizzavano l’area nella
quale si svolgeva il dibattito e dando carta bianca al proprio servizio
d’ordine, che come a Torino, ha dato il peggio di sé cercando di aggredire
chi legittimamente esprimeva in modo determinato il proprio dissenso
sommergendo di fischi Ichino
.

Nonostante questa reazione, abbiamo continuato a contestare le politiche
di Ichino, invitandolo ad andare a fare il
metalmeccanico con il contratto proposto da Marchionne o il precario a vita
in uno dei tanti call center, per toccare con mano cosa vogliono dire le
politiche che lui concepisce seduto comodamente nel suo ufficio.

Non ci faremo mettere i piedi in testa!
Ribatteremo colpo su colpo ad ogni attacco sferrato contro i diritti
dei lavoratori.

Solidarietà con chi, a Torino,  come ovunque, reagisce con determinazione a
questi attacchi opponendosi a chi precarizza le nostre vite,
volendo ridurci a schiavi privandoci del nostro futuro

CORSARI MILANO



 
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14 Settembre, Milano@Non dimenticare Abba! Presidio in via Zuretti ore 18

A due anni dal maledetto omicidio non dimenticare Abba è quanto mai importante, per mantenerne viva la memoria ma soprattutto per combattere il razzismo. E’ importante per il futuro di una città che, meticcia e ricca di molti mondi, ormai è sempre più violentata dalle politiche xenofobe di segregazione e discriminazione che la Lega Nord e la giunta Moratti sperimentano nei quartieri con coprifuoco, militarizzazione e decreti speciali.
Eppure il razzismo nella nostra città e nei dintorni, ben coccolato da chi governa a tutti i livelli, fomentato da ignoranza e populismo, continua a crescere, ma aggressioni ed episodi di intolleranza passano spesso inosservati.
A due anni di distanza, non dimenticare Abba significa sapere alzare la testa, indignarsi e non accettare che nel 3° millennio si ancora possibile venire aggrediti, uccisi, a causa dell’odio razzista e intollerante, significa battersi contro il razzismo e i razzisti.
Non possiamo chiudere gli occhi e far finta di non sapere quali sono le cause di un clima di odio e violenza i cui effetti sono più evidenti giorno dopo giorno: politiche razziste e discriminatorie, proposte di segregazione, sfruttamento e ricatto, e i diretti responsabili sono i politici che governano in modo apertamente xenofobo calpestando i diritti, come la Lega Nord con la sua retorica populista ed estremamente intollerante, e che spesso senza alcun pudore istigano alla pulizia etnica, all’apatheid e alle deportazioni dei migranti, minacciando e talvolta realizzando ronde, bus e scuole separati, negando il diritto alla sanità e alla casa.

Il 14 settembre in via Zuretti presidio con reading e performance culturali per ricordare Abba. Perchè se Milano non ha memoria, è razzista e non lotta: allora non ha futuro. Se Milano è capace di essere invece zona libera da intolleranza e si batte contro la cancellazione di ogni diritto, ha un altro futuro possibile fatto di molti altri mondi possibili.

Dalle h. 18.00:
* Reading e performance dallo spettacolo teatrale “Servi” con Ahmed Ba, Renato Sarti e Marco Rovelli.
* Lascia il tuo messaggio contro il razzismo
* Mostre fotografiche

More Info:

http://abbavive.blogspot.com/

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