Milano che R-Esiste: il 5 Febbraio 2011 due serate di racconti/musica/resistenze da non perdere!

Sabato 5 Febbraio 2011 ore 21.30

Partigiani in Ogni Quartiere vi presenta:

…CRONACHE DI RESISTENZA 2:

GenteStranaPosse :rap militante da Palermo– Linea 2 :Hip Hop Sud Milano Signor K :Rap Militante Bergamo— M.C.K :Corvetto Rap

Csa Baraonda
Via Pacinotti
Segrate(MI)

PARTIGIANI IN OGNI QUARTIERE 2011 – ROTTA SU CORVETTO

Dopo Certosa, Quarto Oggiaro, Bonola, Stadera-Gratosoglio la rete POQ approda in Corvetto: quest’anno la grande manifestazione serale del 25 aprile si terrà in Zona 4.
In collaborazione con le realtà sensibili già operanti sul territorio, abbiamo avviato un percorso di iniziative (la prima il 30 gennaio presso Parco Galli in via Salomone) finalizzato a costruire una risposta autorganizzata alle inconsistenti politiche socio-culturali dell’Amministrazione Moratti.

Questo investimento progettuale, che spesso trova la propria espressione nei linguaggi artistici (musica, teatro, video, danza,…) ed il proprio luogo deputato nella strada, intesa come luogo pubblico per eccellenza (piazze, parchetti, cortili,…), si oppone con forza alla logica di chi, al contrario, criminalizza gli ambiti di aggregazione attraverso l’istituzione dei coprifuoco e militarizza i territori, di fatto desertificandoli.

Partigiani in Ogni Quartiere crede nel riscatto di chi quotidianamente fa i conti con questa politica di ghettizzazione e offre il proprio contributo perchè, attraverso un messaggio antifascista e antirazzista, si sviluppino occasioni di confronto, attimi di liberazione e di socialità gratuita, condivisioni di saperi ed esperienze.

CRONACHE DI RESISTENZA 2 si inserisce in questo percorso, come iniziativa di autofinanziamento della rete POQ in vista del 25 aprile 2011 e di tutte gli appuntamenti che lo precederanno.

info su:

Blog di Partigiani in Ogni Quartiere

Prima di un carnet di iniziative sul tema ‘Le nuove forme dell’attivismo queer’

Queer against racism, Sportello Immigrazione Omosessualità Milano, Gruppo G Corsari, Collettivo Shora e Cox 18 presentano:

“UNA SPETTRA ROSA SI AGGIRA PER L’EUROPA”: Le esperienze degli sportelli per migrant* gay, lesbiche, trans

SABATO 05 FEBBRAIO 2011 DALLE 21.30

Come gay, lesbiche e trans praticano auto-aiuto e solidarietà queer insieme a migrant* LGBTQ nella lotta per una piena cittadinanza. Come nonostante l’omofobia, lo stallo dei movimenti LGBTQ, il declino politico e culturale italiano .. nuove soggettività queer ottengono piccoli ma significativi risultati. Come dall’impegno volontario di alcun* può rinascere un intero movimento di liberazione.

INTERVENGONO: Giorgio Dell’Amico (Arcigay Immigrazione), Sportello I.O. Milano e Verona, Pink Verona, Antagonismogay Bologna, Maurice LGBTQ Torino e altr*

a seguire STRANGERS IN THE NIGHT

dj set Iraqueers, Marix, Manudj [elettropop, queerbit, disco]


DOVE? csoa COX 18, via Conchetta 18, Milano

per info:

qar.noblogs.org qar@inventati.org

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Contro i Ricatti invochiamo lo Sciopero Generale: Cronaca di un 28 Gennaio in Movimento!

Milano ha vissuto una lunga giornata di lotta contro la crisi e contro i ricatti ed il modello economico/sociale che Marchionne con la connivenza della quasi totalità della classe politica e sindacale italiana sta perpretando.

Lunga un pò perchè lo spezzone composto da precari e studenti ha aspettato qualche ora per potersi muovere da Porta Venezia, quando la testa del corteo entrava in piazza Duomo la coda era ancora immobile al punto di partenza.
Lunga perchè siamo arrivati in piazza dopo mezzogiorno. Lunga perchè abbiamo messo in essere elementi di generalizzazione dello sciopero, cercando di fare con i nostri mezz i quello che da tempo ci si aspetta cioè un vero SCIOPERO GENERALE. Che non vediamo da quasi 10 anni.

Lo sciopero dei metalmeccanici si è profilato come lo sciopero Generale di tutte le parti sociali, politiche e sindacali che hanno capito che l’affair Pomigliano e Mirafiori non è storia solo degli operai che vivono e lavorano quelle fabbriche. è storia di tutti, è un attacco ai diritti del mondo del lavoro, è l’esplicitazione che la ricetta con cui governano il mondo del lavoro si chiama RICATTABILITA’, ed è la stessa con la quale nutrono il mondo dei precari dal 1998 in avanti. Ma non sono solo i diritti negati, tolti e sotto attacco del mondo del lavoro ad aver animato la generalizzazione dello sciopero.

C’erano gli studenti che non vedono un futuro davanti a loro, nè scolastico (grazie allo smantellamento della scuola e università pubblica) nè lavorativo. C’era chi lotta affinchè i beni comuni rimangano tali e siano svincolati dalle logiche di mercato. Acqua, casa, salute e lavoro sono beni primari che devono essere garantiti.

Abbiamo iniziato all’alba andando davanti ai cancelli della Marcegaglia in viale Sarca,assieme agli operai e Intelligence Precaria, abbiamo bloccato i flussi d’ingresso e di uscita merci, abbiamo bloccato il traffico. Volevamo dare un segnale alla presidentesa di Confindustria; e, a qualcuno, una giusta causa per non presentarsi al lavoro e poter scioperare con noi, visto che chi è precario, così come chi si trova a lavorare a Pomigliano e Mirafiori, vede limitato il diritto di sciopero. Già dal mattino abbiamo mostrato come mettere in comune le esperienze e le lotte sia una traiettoria da battere per uscire tutti insieme dalla crisi che ci vogliono imporre.
Volevamo dire che il modello economico che vuole parificare rendita e profitto “risparmiando” sulle spese fisse e quindi sui diritti dei lavoratori, trasformandoli in schiavi che devono lavorare tanto e guadagnare poco proprio non ci piace, ci disguasta e non sarà accettato.
Volevamo far sapere a chi vorrebbe un sistema sociale per cui i diritti e le necessità umane devono essere lasciate da parte perchè bisogna assecondare l’accumulo di capitale di pochi e, quindi, la povertà dei molti noi non lo accettiamo. Così dopo il blocco della Marcegaglia siamo andati al corteo indetto dalla FIOM per gridare con loro che siamo contro la crisi, per i diritti e contro i ricatti e che una discussione sui modelli di lavoro può iniziare solo sui contenuti non con la svendita dei diritti (ottenuti con le lotte con il sangue di chi prima di noi ha lottato per superare le condizioni di sfruttamento) e del contratto nazionale. Un pò come la riforma dell’istruzione non può iniziare con il taglio dei fondi come fatto dalla Gelmini. La stessa faccia della stessa medaglia e di modello sociale.

Ma non ci bastava. Mancava qualcosa. Così siamo andati a far visita ad una sede della UIL. Uno dei due sindacati confederali che assieme alla CISL dichiara che oggi bisogna garantire lavoro a qualsiasi costo, firma gli accordi di Pomigliano e Mirafiori e quindi asseconda il modello sociale costruito, proposto e imposto dall’asse PDL – Marchionne in nome della globalizzazione neoliberista e della newco.
Abbiamo voluto ridipingere la loro insegna in giallo, il colore degno di loro, il colore dei sindacati padronali.

Oggi con la lotta degli operai e della FIOM, ieri assieme agli studenti, ai movimenti per l’acqua, contro la TAV o il DAL MOLIN. Dalla crisi ci usciamo tutti assieme, praticando resistenza, costruendo alternativa.

La lotta è un bene comune:diffondila e difenditi dai banditi della crisi!

Corsari Milano

Gente Seria

Aspettando il nostro generale preferito, lo Sciopero!

Un ringraziamento speciale ai nostri fratelli e alle nostre sorelle del Paci Paciana di Bergamo
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Per i Diritti, Contro i Ricatti: Sciopero Generale. Corsari Milano verso il Corteo del 28 Gennaio!

Abbiamo fortemente voluto fare questa serata per ribadire che la nostra contrarietà all’accordo di Mirafiori, il nostro NO al modello Marchionne.

Generalizzare lo sciopero del 28 Gennaio indetto dalla Fiom vuol dire anche parlare di beni comuni, di scuola e università, di migranti e precariato.

Per questo abbiamo voluto fare questa serata, pensandola per tutti i giovani che vivono la frenetica Milano tra mille fatiche e insicurezze nei posti di lavoro, nelle scuole e università, nei quartieri di periferia.

Grazie a Yokoano, The Wet Dog, Vallanzaska, Ministri e PunkreasDJset.

Grazie alla Fiom Milano

Grazie a Tutt* voi che siete rimasti a ballare e a cantare per ore sul Cavalcavia Bussa


Per i Diritti e Contro i Ricatti

SCIOPERO GENERALE

Corteo 28 GENNAIO ore 9.30 PORTA VENEZIA

Corsari Milano

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Contro la crisi a fianco della FIOM verso lo Sciopero Generale

VENERDI’ 28 GENNAIO ORE 9.30 PORTA VENEZIA

CORTEO

Contro gli attacchi  di Marchionne Cisl e Uil ai lavoratori FIAT, contro la precarizzazione dell’esistenza, per generalizzare le lotte, estendere i diritti, diffondere e allargare il confilitto sociale.

Martedi 25 gennaio dalle ore 20.00 in poi:

Kermesse Musicale con:

Punkreas Dj Set, Vallanzaska, Yokoano, Wet Dogs + Ministri

Cavalcavia Bussa MM2 Garibaldi Milano

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VERTENZA MIRAFIORI. LA PARTITA NON E’ FINITA!


Deve aver avuto i sudori freddi Sergio Marchionne…

Deve aver avuto i sudori freddi questo “grande modernizzatore” (!?) quando venerd ìnotte, lentamente, venivano resi noti i risultati del referendum di Mirafiori…Il NO vinceva sulle catene di montaggio (il cuore della fabbrica) smontando il sogno plebiscitario del manager in maglioncino più famigerato d’Italia.

Poi ci hanno pensato i quadri ed i capi-reparto (come già avevano fatto nel famigeratoAutunno del 1980) a riequilibrare, di poco, la situazione a favore dell’azienda.

Il ricatto non ha vinto però. Come e più che a Pomigliano, le tute blu della FIAT hanno dimostrato che la dignità ela schiena diritta non sono attributi facilmente svendibili.

Di fronte ad uno schieramento (virtualmente) ultra-maggioritario schierato per il SI’ all’accordocapestro di Mirafiori (FIAT, Cisl, Uil, sindacatini gialli vari, Governo, Pdl, Lega, Pd ingrande maggioranza, televisioni e giornali di regime vari…) il fronte del NO ha dimostratouna forza da molti inattesa. Una forza capace di sfiorare il 50%.

La partita non è finita quindi.

Il ricatto della disperazione “meno diritti in cambio di lavoro” non ha vinto. E spesso chi ha votato SI’ è più incazzato di chi si è espresso in modo contrario…

I responsabili della crisi sono gli stessi che ci propinano un’indigesta minestra fatta di sacrifici e precarietà totale per tutti. Sergio Marchionne, invece che pensare a vendere buone automobili, cerca di espellere dalla fabbrica chi gli si oppone. Alla faccia della democrazia!

Vaneggia di miracolosi e nebulosi piani di rilancio (la stessa storia di 30 anni fa). Ma noi abbiamo la memoria lunga ed ancora ricordiamo i piani di rilancio (pagati con soldi statali) di qualche anno fa per la frabbrica di Termini Imerese. Inutile dire che il rilancio è rimasto sulla carta e lo stabilimento siciliano sta chiudendo.

Si diceva che la partita non è consclusa.

Un nuovo importante round sarà lo sciopero generale dei metalmeccanici del 28 Gennaio.

Uno sciopero da generalizzare.

Uno sciopero che proponga un modello diverso da quello fatto di sfruttamento, ricattabilità,solitudine e salari bassissimi made in USA.

NO AI RICATTI! SI’ AI DIRITTI

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Corsari Milano Verso lo Sciopero Generale:28 Gennaio ore 9.30 Porta Venezia!

Abbiamo deciso di attaccare decine e decine di striscioni per la città,davanti le università, le stazioni, i centri sociali, i circoli Arci, partiti e sindacati, locali, strade, piazze di Milano per ribadire in modo semplice il nostro NO al modello Marchionne e alla vertenza Fiat

L’attacco di Marchionne alle lavoratrici ed ai lavoratori della Fiat non riguarda unicamente i diritti e la dignità del lavoro dei metalmeccanici. E’ un’idea di ricatto sociale che viene proposto come unica via d’uscita alla crisi ed investirà tutte le sfere delle nostre esistenze, lavorative e non (dove non lo abbia già fatto). Il ricatto-referendum sul quale voteranno oggi e domani i lavoratori di Mirafiori si inserisce infatti in una strategia di attacco globale ai diritti conquistati con le lotte sociali nei decenni passati. Dalle deroghe al contratto collettivo nazionale di Pomigliano d’Arco (che doveva essere un’eccezione, come ribadito dalle lungimiranti menti del Pd, ma che in realtà ha fatto da apripista) all’attacco al diritto allo studio, all’Università pubblica ed alla ricerca libera sferrato con l’approvazione a tutti i costi del ddl Gelmini; dai tagli al mondo della cultura e dello spettacolo alla messa in vendita di beni comuni e fondamentali quali l’acqua; dai tagli all’editoria cooperativa alla sempre crescente precarizzazione delle nostre vite.. E’ uno smantellamento progressivo e generalizzato dei diritti, dei beni comuni, di un immaginario collettivo giustificato con la retorica della crisi e dell’austerità da un sistema neoliberista giunto ormai al capolinea, come dimostrato dalle rivolte esplose a Roma, Londra, Atene e in questi giorni Tunisi. Un sistema che sull’orlo del collasso inasprisce ancora di più gli attacchi con politiche economiche volte in realtà unicamente a consolidare i rapporti di forza del capitale e proteggersi da ogni tentativo di cambiamento radicale.

Un cambiamento, ora più che mai, necessario, fondamentale, ma soprattutto possibile. A patto di essere in grado di ricomporre un tessuto sociale sempre più frammentato dagli attacchi e dalla “cultura” individualista ormai dominante. Una ricomposizione che non sia però una sommatoria delle lotte, ma elaborazione collettiva e comune di un modello di sviluppo alternativo e sostenibile. Una sintesi e una generalizzazione dei conflitti è ora più che mai necessaria, non rimandabile, contro una crisi di sistema strutturale e ciclica basata sullo sfruttamento delle persone e dei territori che crea disuguaglianze per conservare ed aumentare i privilegi di pochi.

Noi crediamo che lo sciopero generale sia un passaggio necessario verso questa generalizzazione del conflitto sociale e verso la sintesi delle elaborazioni collettive già esistenti. Per cercare di non continuare ad arretrare ma di riprenderci invece ciò che ci spetta.

Per questo la scorsa notte abbiamo attaccato 30 striscioni in giro per la città. Da una parte per denunciare chi ha avvallato, appoggiato e condivide il ricatto di Marchionne, per mettere in chiaro che non abbasseremo la testa. Dall’altra per rendere evidente la necessità della diffusione capillare delle lotte e della mobilitazione unitaria verso la costruzione dello sciopero generale e oltre.

NO AL RICATTO DI MARCHIONNE

SI’ ALLO SCIOPERO GENERALE

SE NON ORA, QUANDO?


Corsari Milano

Gente Seria

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MonzaPrecaria e Stati Generali della Precarietà.Lavoro, Welfare e Diritti per Tutt*!

MONZA PRECARIA CHIAMATA A RACCOLTA!

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Tunisia e Algeria: l’ammutinamento della gioventù.Il Meditarraneo in rivolta!

ULTIM’ORA DA RADIO KARIMA IN TUNISIA: 50 MANIFESTANTI UCCISI DALLA POLIZA

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Sgomberata la Fornace in mattinata, e subito rioccupato un altro spazio la sera stessa:LA FORNACE NON SI SPEGNE CON UNO SGOMBERO

COMUNICATO DELLE COMPAGNE E DEI COMPAGNI DELLA SOS FORNACE DI RHO

La Fornace torna a Bruciare! Continua a leggere

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Riflessioni sulla vertenza FIAT


Il 2 Ottobre 1925 Mussolini, la Confindustria e i sindacati corporativi fascisti firmavano a Palazzo Vidoni un accordo che cancellava le elezioni delle commissioni interne.

Notate qualche assonanza con la situazione attuale?

Se sì è il caso di iniziare a muoversi… Continua a leggere

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