Milano 2010 Di chi avere paura?


Non passa giorno a Milano che lo sceriffo pagliaccio Decorato nn ricorda ai cittadini (quasi) tutti quanto lui e la sua amministrazione stanno facendo per la  sicurezza della nostra meravigliosa città. Retate, sgomberi,controlli, arresti, espulsioni ordinanze ci piovono quotidianamente in testa come coriandoli a Carnevale. Protagonisti assoluti di questo pessimo film oltre al già citato cicciottello da circo e suoi leoni ammaestrati della municipale sono le decine di migliaia di immigrati residenti più o meno legalmente a Milano.
Sono quelli che spacciano merda ai nostri ragazzi, che violentano le nostre donne che ci
vendono cibi scadenti e spesso scaduti a prezzi bassissimi, concorrenza sleale per gli osti lumbard e le loro trattorie a 5 stelle ( in alcune cmq ci vado volentieri..).
Si qualcuno di questi lavora a nero nelle fabbricate padane, come lavapiatti nelle già citate trattorie, nei cantieri di Expo 2015. Molto pochi in realtà, perchè cari milanesi, la razza immigrata è nata per delinquere e la destra di governo
e non solo è nata per sanare questa terribile piaga.

Poi se scorri i giornalacci nazionali e i loro siti scopri nelle cronache milanesi che uno dei grandi paladini del nord e della sua grande laboriosità, della sua inestimabile e cristallina onestà, il Grande Condottiero Vichingo nonchè
assessore regionale PierGianni Prosperini (passato da leghista di ferro, presente da finiano d’acciaio) è finito in galera per una mazzetta (nulla di chè circa 1.200.000 euri vuoi metteri ai borseggiatori rom che bazzicano la stazione centrale).
In sua difesa si è schierato niente popò di meno che il presidente uscente della Regione Roberto Formigoni, definendolo innocente come Stasi, unico imputato per l’omicidio di Garlasco ( se nn guardate Porta a Porta sono cazzi vostri..).
Ora l’innocente eroe padano ha patteggiato una pena di oltre 3 anni.
Non è finita PierGianni non si è fatto mancare nulla e nelle stesse ore in cui tornava ai domiciliari nella sua dimora milanese scopriva di essere indagato  per traffico internazionale di armi con l’Eritrea, uno dei regimi
più sanguinari del continente africano e per questo grandissimo produttore di quell’ignominia moderna che
è il clandestino.
A migliaia entrano clandestinamente in Italia, e altrettanto clandestinamente vengono spremuti come arance dai padroncini locali quando non rinchiusi nei Cie.
Scappano dalle guerre che anche noi fomentiamo e anche in Italia vengono perseguitati.

Allora cari concittadini quali sono i veri crimini e chi sono i veri criminali?
Di chi dobbiamo avere veramente paura?
Io dico di noi stessi e della nostra pochezza. Tutto il resto è merda quotidiana.

 
Fabio Zeta
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