INNSE: video e racconti di 16 mesi di lotte….

ALCUNI VIDEO:

La notte della vittoria: http://www.youtube.com/watch?v=dnGRQSlUl6A
Intervista a Roby: http://www.youtube.com/watch?v=VmXXAt_BAec
La festa ai cancelli:
http://www.youtube.com/watch?v=fncuoiTwBls&feature=related
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INNSE PRESSE: ABBIAMO VINTO!!!!

Abbiamo vinto, noi corsari-stud.per la INNSE non siamo gente che usa spesso queste affermazioni…ma questa volta c’è davvero poco altro da dire. Una giornata con il fiato sospeso il cuore che batte forte la mente che gira, il sudore sulla fronte ma tanta, tantissima determinazione ad andare avanti fino alla fine. A metà giornata le voci correvano veloci veloci e non rassicuravano nessuno, la tensione saliva e anche il nervosismo, tutti pronti a ripartire, pronti a batterci di nuovo sotto il sole cocente di un martedi di metà Agosto. Fatico a dilungarmi, fatico a trovare le parole, fatico ad esprimere le emozioni che provammo in tutti questi mesi di lotte, per questo voglio chiudere mettendo questa foto che parla di piu delle cose dette. Era capodanno e i Corsari decisero di passarlo alla INNSE PRESSE di via Rubattino.

capodanno

LA VITTORIA, E I FESTEGGIAMENTI 12 AGOSTO.

bandiera vittoria

enzo show

uscita cancelli

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Agosto di Lotta alla INNSE PRESSE. solidarietà attiva.

Riceviamo e pubblichiamo foto inedite dei nostri compagni sulla gru.
 
gru1

sulla gru4

TUTTE LE FOTO DEI 15 MESI DI LOTTA, FOTO INEDITE ARIVATE IERI SERA:

Foto

MARTEDI’ 11 AGOSTO:

Ore 17,00

Tra pochi minuti arriva la chiamata dalla prefettura e i sindacati si dirigeranno per prendere il risultato e portarlo sulla gru, dove gli operai della Innse decideranno se vanno bene le condizioni a cui sono arrivate le varie parti in causa.

Ore 12,00

Arriva la notizia che la trattativa prosegue, pare che Genta stia cercando di rialzare il prezzo, dal presidio si fa sapere che nel caso ci fosse un altro alzamento del prezzo ed impedimento della trattativa andremo sotto la prefettura a farci sentire da Genta. Intanto decine e decine di comunicati di solidarietà arrivano al presidio.

Ore 9,00

Questa mattina ci sono diversi incontri tra prefettura nuovo compratore Aedes(propietaria dell’area) e Genta ormai quasi ex proprietario. Il presidio permanente rimane e siete tutti e tutte invitati a passare.

CRONOLOGIA: ”AGOSTO DI LOTTA”-cronologia delle giornate innse.odt

Lettera degli studenti per la INNSE rivolta alla città:

Vi ricordate Milano?
La grande città industriale che garantiva lavoro e benessere?
Quella città non esiste più.
Milano è la grande vetrina d’Italia, dove l’estetica ed il decoro
diventano primo comandamento. Non c’è più spazio per chi vive la
realtà.
Le fabbriche una ad una sono state chiuse, private dell’anima, degli
operai.
Gli unici lavori rimasti sono legati all’immagine dettata da modelle e speculatori. In questo nuovo mondo dell’effimero, c’è chi resiste, chi si aggrappa alla vita vera. E’ la storia della Innse Presse.
Una fabbrica che in un momento di crisi continuava ad essere produttiva.
Una produzione che il 31/05/2008 è stata bloccata.
50 operai fuori, senza lavoro, per colpa di un imprenditore senza scrupoli
che aveva promesso il rilancio dell’azienda per poi speculare su queste
50 famiglie. Ma gli operai non si sono lasciati intimidire.
I primi tempi hanno portato avanti il lavoro.
Poi sgomberati. Ma sono andati avanti.
Hanno costruito una casa-presidio vicino alla fabbrica.
Giorno e notte sono rimasti lì, facendo i turni. Natale e Capodanno compresi.
Hanno attraversato tentatovi di sgombero, la Polizia, gli scontri.
Domenica 2 Agosto, dopo 15 mesi di lotta, sono stati sbattuti fuori anche dal loro presidio. E’ lotta di nuovo.
Due giorni di tentativi per fermare lo smontaggio dei macchinari.
Due giorni di prese in giro da parte di Regione, Provincia e Prefettura.
Oggi 4 Agosto gli operai hanno agito radicalmente.
Sono entrati nella loro fabbrica. Per riprendersela.
Per difendere la dignità del lavoro che gli è stato rubato.
Ora 4 di loro sono su una gru. C’è chi minaccia di buttarsi giù.
Questo è un appello per tutti coloro che credono nel valore e nella
dignità di chi vive e affronta le vere difficoltà della vita.
Portate la vostra solidarietà al presidio permanente in Via Ribattino 93,
davanti alla Innse Presse.

Studenti per la Innse

Comunicati di solidarietà per la INNSE: comunicati innse.odt

VIDEO E MATERIALI DEI 15 MESI DI LOTTA:

Questi sono video che come studenti per la INNSE abbiamo girato durante questi 15 mesi di lotte, le immagini che vedete risalgono ai primi giorni di lotta, abbiamo anche avuto la fortuna di girare immagini quando la fabbrica produceva ancora in AUTOGESTIONE, adesso stiamo organizzando la pubblicazione di un documentario completo sulla questione. Abbiamo anche lavorato ad un dossier in cui ripercorriamo i momenti più belli ma anche drammatici di questa lotta.

 

Dossier aggiornato:

SCARICA IL DOSSIER

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GENOVA, LUGLIO 2001 – NOI NON DIMENTICHIAMO!

                  

http://www.youtube.com/user/Processig8

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Rewind! Tutt* fuori dal carcere! Crolla il Teorema Sparagna (Da Infoaut.org)

Da Infoaut.org:

http://www.infoaut.org/articolo/rewind-tutti-fuori-dal-carcere-crolla-il-teorema-sparagna

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Solidarietà per gli arrestati dall’università in lotta di Marburg

Dichiarazione
di solidarietà del gruppo “Sciopero di Educazione” di
Marburg per i ventuno prigionieri politici in Italia!

Liberta
per tutti prigionieri politici!
  

Noi,
l’alleanza locale di Marburg per un sistema migliore alle
università, dichiariamo con questo documento nostra
solidarietà con tutti che hanno combattuto il G-8
all’Aquila
e specialmente con i compagni italiani che sono stati arrestati. La
vostra battaglia è anche la nostra. Voi siete andate sulle
strade per superare le mancanze di scelte di questo capitalismo. Voi,
come noi, lottate per un sistema diverso di educazione e contro le
non esistenti prospettive di nostro futuro e contro lo sfruttamento
che soffriamo a cause di questo capitalismo. Vostra lotta è
per superare le frontiere che ci dividono. Voi lottate e per questo
diventate vittime di una repressione statale, una cosa che noi
conosciamo bene perche anche durante nostro sciopera per un sistema
migliore di università tanti di noi sono statti attaccati
brutalmente da poliziotti.

Questo
G-8, come tutti altri incontri dei governi
capitalisti,
non
è né democratico né legittimo, né
efficace. Questi incontri rivelano che le decisioni importanti non
gli fanno i parlamenti: Le decisioni sono fatte da singoli
ripresentanti della classe politica.
I
negoziati, e quindi le decisioni sono formulate dal Comitato
economico e tecnocratico in un modo che neanche il vecchio sistema
parlamentare riceve una voce.
Questo
delegitimise gli stati “parlamentari” e mostra i meccanismi della
dominazione capitalista in pubblico. Neanche una finta possibilità
di cambiamento esiste. Loro pretendono che i temi dei negoziati
sarebbero la lotta contra la povertà, ecologia o ambienti
simili, ma in verità loro parlano solo dello sviluppo
dell’economia, libero scambio e il commercio di emissione. Al tema
educazione, in quest’ambiente, rispondono solo con frasi vuote e
dichiarazione che non realizzano mai.

Questo
G8 deve essere affrontato. Dobbiamo contrare la loro brutalità
con la tranquillità e la filantropia del nostro movimento.
Nelle prossime settimane proveremo a convertire nostra solidarietà
in qualcosa pratico.
Al momento, l’ultima
settimana del semestre, stiamo facendo la valutazione e
retrospettiva di nostra relazione pubblica. In seguito cominceremo a
prepararsi per la “Global Week of Action”(sarà parte della
campagna “Emancipating Education for All).

Anzitutto
vi auguriamo forza per sopportare queste rappresaglie con dignità
e coraggio.

Stiamo affianco con voi!

Lotteremo
insieme contro questo capitalismo e lo supereremo finalmente!
Dobbiamo lavorare insieme per distruggere
i vecchi meccanismi dei governi e per finalmente fare spazio per un
mondo diverso!

Noi gridiamo a questo stato e i suoi sgherri:

Noi stiamo affianco con tutte vittime di vostre rappresaglie
politiche!

Noi siamo di più che voi potete immaginarvi!

We fight back! We never give up!

Summer
Of Resistance!!!

Liberta
per tutti!!!

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Intervista rilasciata al Manifesto:

Intervista rilasciata al Manifesto da uno dei compagni colpiti dalle misure cautelari emesse dalla  procura di Torino nel quadro dell’inchiesta sui fatti del G8 dell’Univesità del 19 Maggio 2009: 
 
E’ latitante nel paese degli ayatollah. Omid Firouzi, 28enne d’origine
persiana e dottore di ricerca all’università di Padova, è tra i 21
arresti richiesti dalla Procura di Torino. Ma da un mese in Iran «per
motivi familiari». «La Procura ha messo in piedi un teorema assurdo –
dice – La democrazia in Italia è solo formale».
 
Come hai saputo della notizia?
Da un sito on line. Non temevo conseguenze legali per le mobilitazioni
dell’Onda perché sono impossibili da criminalizzare. Abbiamo sempre agito
a viso scoperto, chiesto le dovute autorizzazioni e fatto politica alla
luce del sole. Anche a Torino abbiamo solo reagito agli attacchi della
celere.
 
Tra pochi giorni il G8, credi che siano arresti a orologeria?
Penso ci sia un altro elemento su cui riflettere. Ci sono tre terreni su
cui il Governo ha deciso di reprimere ogni forma di dissenso: precarietà,
istruzione e immigrazione. Di fronte all’emergere di alcune contraddizioni
e domande sociali, l’unica risposta che viene dall’alto sono politiche di
criminalizzazione. Prima si sono rese illegali le forme di sciopero poi
introduzione del reato di clandestinità, ora gli arresti per chi difende
l’università pubblica e la ricerca libera.
 
Caselli dice che gli arresti sono per tutelare l’Onda, facendo una
divisione tra buoni e cattivi. Che ne pensi?

Tattica vecchia. L’Onda è una rete, un’esperienza trasversale tra realtà
diverse. Lo dimostra l’incredibile reazione alla notizia degli arresti: le
mobilitazioni sono ovunque. Poi, certo, all’interno ci sono discussioni
sulle strategie e modi di stare in piazza ma ognuno rispetta le pratiche
adottate dall’altro. Anche a Torino nessuno si è dissociato sugli scontri
o sulle altre forme più radicali.
 
Ora sei in Iran, dove stai assistendo alle forti repressioni del movimento
studentesco in lotta contro il regime. Ma paradossalmente ti aspetta
l’arresto in Italia…

Ho visto da spettatore le mobilitazioni in un Paese che non si definisce
democrazia completa. E, per alcuni aspetti, vedo delle similitudini con
l’Italia. Nelle scuole mi hanno insegnato che la libertà di pensiero e il
dissenso sono il sale della democrazia. E che i governi devono tener conto
delle domande sociali e politiche. Anche se minoritarie. Invece di fronte
alle legittime rivendicazioni dell’Onda, da Settembre ad oggi, le uniche
risposte sono state denunce dei presidi, cariche e arresti. Altro che
democrazia.
 
Che farai adesso? In Italia ti aspetta la prigione.
Sono totalmente sereno. Avevo in programma di stare in Iran ancora un
periodo e ci rimarrò. Poi tornerò a Padova, per portare avanti gli studi
di ricerca e per continuare, come faccio da 12 anni, il mio percorso
politico senza paura. Prendendomi le mie responsabilità.
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Corteo notturno aTorino, L’onda Non si Arresta!

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It’s up to you, MONDIALI ANTIRAZZISTI

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Liberi Tutt* Subito

L’operazione
avviata dalla Questura torinese il giorno 18 maggio 2009 alla vigilia
del G8 University Summit di Torino e portata avanti il giorno
seguente con l’arresto di Alessandro e Domenico, durante il corteo
nazionale di protesta degli studenti, è proseguita ieri, 7 Luglio
2009, con 21 arresti e mandati d’arresto eseguiti nelle primissime
ore della mattinata.

Risulta
chiaro l’atto politico dietro a tali dure e repressive decisioni.

A
pochissimi giorni dalle manifestazioni dedicate a contrastare il G8
2009, ancora una volta dobbiamo confrontarci con la politica delle
limitazioni, della negazione del diritto di esprimere il proprio
dissenso, la propria opinione.

I
fermi del 18 Maggio, l’arresto di due compagni il 19 e gli arresti
di ieri sono il segno evidente della linea basata sul ricatto portata
avanti dal governo e perpetuata dalle amministrazioni locali.
Sbalordisce che quest’azione repressiva sia conseguenza di una
manifestazione come quella contro il G8 di Torino, una protesta
contro chi non vuole affrontare e risolvere i veri problemi
dell’Università, che giorno per giorno si allontana sempre più
dal modello di istituzione della cultura , della conoscenza e del
sapere liberi. Stupisce che la lotta di chi combatte per
un’università pubblica sia usata come strumento per reprimere
altri ambiti e per soffocare la protesta contro la politica dei
grandi del mondo, sempre più distante dalle esigenze di tutti coloro
che hanno pagato e pagano l’amaro prezzo degli errori dei potenti.

NOI
NON STIAMO A QUESTO RICATTO E SOSTENIAMO COLORO CHE SI BATTONO PER
CAMBIARE LA REALTA’ CHE CI VOGLIONO IMPORRE DALL’ALTO.

ESPRIMIAMO
LA NOSTRA SOLIDARIETA’ A CHI SI TROVA ORA IN CARCERE O CON ALTRE
RESTRIZIONI DELLA LIBERTA’.

LIBER*
TUTT*

Corsari-Milano

  • OCCUPAZIONE RETTORATO DELLA STATALE

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