Seconda assemblea di avvicinamento al NoExpo Camp!

Mercoledì 16 febbraio si è svolto in Torchiera il primo incontro per realizzare a Milano un grande evento nel mese di giugno.
I presenti – Comitato NoExpo, Torchiera, Fornace, Seiv de Farm, Zam Racaille e numerose singolarità interessate alla cosa – hanno condiviso la scelta della modalità dell’iniziativa, che calcherà l’orma dei Climate Camp nordeuropei.
Ora che Expo avvia l’operatività e l’impatto diventerà concreto (e reali diverranno cementificazione, rendite parassitarie, pendolarismi ancor più impossibili, aumento della precarietà del lavoro e della vita metropolitana), ora che l’area metropolitana subirà l’impatto del PGT e interi quartieri verranno ricostruiti secondo le esigenze del palazzinaro di turno, ora occorre alzare il livello di opposizione sociale.
Nel nel nostro territorio un blocco di potere spregiudicato ha creato una rete solida e trasversale (banche, speculatori, CL, Formigoni, Lega con l’appoggio quando c’è da spartir qualcosa di Legacoop e personale politico allegato) in grado di esercitare una pressione sulla cittadinanza e condurla alla passività come stato naturale di vita. Per questo la sfida è grande e l’impegno elevato.
La proposta alla metropoli, ai movimenti, alle lotte è quella di creare un evento generato dalla collaborazione di diversi soggetti, collettivi e singoli, in grado di unire saperi, competenze e volontà per realizzare tre giorni d’iniziative e di attacco alla città vetrina delle speculazioni, delle privatizzazioni, della precarietà e che sia un vero esempio di sostenibilità ambientale, non come Expo 2015, che ne fa un punto di forza pur non essendo sostenibile per il nostro territorio e per chi lo abita.
Il tutto costruito attraverso un processo orizzontale, che si basi su gruppi di lavoro i quali lavoreranno in parte autonomamente per la riuscita dell’evento. Nessuno si aspetta la benevolenza delle istituzioni rispetto a un’azione di questo tipo, vanno create autonomamente le condizioni affinché il NoExpo Camp possa esistere ed essere produttivo, nonostante le avversioni che di sicuro ci saranno; questo dipenderà dalle forze che si riuniranno attorno al progetto nei prossimi mesi.
L’Assemblea vede il Camp come azione su un territorio che resiste e reagisce al mostro Expo2015, con carattere locale ma aperta a tutte le lotte simili su territori differenti. In questo senso obiettivi minimi sono la ricomposizione territoriale di reti, vertenze, saperi, lotte, la creazione di un ambiente di socialità, di collaborazione pratica e di discussione.

Partecipazione – Ecosostenibilità radicale – Autorganizzazione – Riappropriazione.

Nel contesto milanese sarebbe la prima volta in cui, in maniera così ambiziosa, sono proposti e praticati questi argomenti all’interno di una tre giorni. Sono fondamentali un approccio inclusivo e l’apporto di tutte le energie che non vogliono accettare passivamente il modello di governance metropolitana. In questo senso il percorso di avvicinamento all’evento diviene ancor più importante dell’evento stesso. Per questo motivo dal prossimo incontro saranno proposti appuntamenti (sia tecnico-operativi sia divulgativi) potenzialmente in grado di mobilitare le energie fresche, solidali e propositive della città.
Nei giorni caratterizzati dal rumore delle ruspe, dai tagli alla spesa sociale, dalle privatizzazioni dei beni comuni noi porteremo una corrente che si opporrà radicalmente, nei fatti e nelle parole.

Il prossimo incontro si terrà mercoledì 2 marzo h. 21 Cascina Autogestita Torchiera (p.le cimitero maggiore 18, Milano)

Per sporcarsi le mani: climatecamp@inventati.org

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