Il 27 ottobre 2010 si sono abbattute (su tutte e tutti noi) le prime sentenze di condanna nei confronti di 7 compagni e compagne coinvolti nell’operazione Rewind in occasione del G8 University Summit a Torino del 19 maggio 2009.
Dei compagni e le compagne che hanno deciso di avvalersi del rito abbreviato, uno è stato condannato a un anno e un mese, un altro a due mesi e cinque sono stati condannati a un anno, tutti accusati di lesioni e resistenza aggravata, mentre due sono stati assolti.
Per chi ha scelto il rito ordinario l’inizio del processo è stato fissato per il 23 marzo 2011.
Noi intendiamo esprimere solidarietà e complicità non solo a loro ma a
tutto il movimento dell’Onda che ha deciso in modo compatto e coeso di
mettere i propri corpi e la propria determinazione in contrapposizione
all’insostenibile G8 dei rettori e dei ministri dell’università.
Abbiamo deciso quel giorno di scendere in piazza per palesare il
nostro dissenso nei confronti di pochi autoproclamatisi grandi , che si
arrogano il diritto di decidere del futuro globale dell’università e
della ricerca sopra la testa di tutti i ricercatori, studenti e lavoratori della conoscenza.
Pensiamo dunque che coloro che hanno prodotto la distruzione del
sistema universitario pubblico non debbano più decidere sulle nostre
teste, ma che la vera riforma debba partire dal basso, da coloro che
l’università la vivono e la fanno vivere quotidianamente, e debba avere come fulcro
il riconoscimento della formazione come bene comune di tutte e tutti.
DIETRO QUELLO SCUDO C’ERAVAMO TUTTI/E!
La vostra repressione non ha mai fermato e mai fermerà la nostra voglia di lottare!
http://www.youtube.com/watch?v=zZbBZANSGJc
http://corsari-milano.noblogs.org/post/2009/07/07/liberi-tutt-subito-2/
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/?id=3.0.3511340327