Appello per il Mondo dell’Arte@Verità e Giustizia per Stefano Cucchi!
Appello per il Mondo Dell’Arte..
Stefano Cucchi e’ stato ucciso ed un anno e’ passato. Un anno ci separa dalla notte del 15 ottobre 2009 quando Stefano viene fermato, arrestato e picchiato. Viene strappato all’affetto di quelli che lo amano da una giustizia troppo ingiusta che lo restituira’ senza vita dopo 7 giorni, il 22 ottobre 2009. La storia di Stefano, e le immagini del corpo rese pubbliche, colpiscono il mondo suscitando sconcerto, indignazione e rabbia. Rabbia per la morte, ma non solo. Le dichiarazioni di parte della politica giustificano quello che è accaduto ricercando nella vita privata di Stefano e della sua famiglia i pretesti morali per giustificare la barbarie. La società civile e i movimenti raccolgono il grido lanciato dalla famiglia. Vengono indette manifestazioni, iniziative e presidi; in molti concerti ed eventi culturali viene raccontata la storia di Stefano e si pretende verità e giustizia. Ma la storia di Stefano è lo spaccato di un paese dove troppo spesso la dignità degli esseri umani viene sacrificata in nome del giudizio morale, della punizione esemplare, della sicurezza. Un sistema spietato che solo quest’anno ha prodotto 126 morti nelle proprie carceri. Un paese dove è diventato complicato chiedersi di chi avere paura, mentre si rende necessario costituire una Associazione Nazionale per le vittime delle forze dell’ordine. Per chiedere giustizia e verità della morte di Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino,Giuseppe Uva, Gabriele Sandri,Carlo Giuliani e molti, troppi altri ancora.
Il 5 ottobre riparte il processo sulla vicenda di Stefano: alla sbarra c’è un intero sistema costruito sugli abusi di poteri, le negligenze, la violenza, le menzogne. Un processo difficile e lungo che vede i familiari e gli amici in prima linea. Per questo ci appelliamo al mondo della cultura, della musica e della parola, a tutti quegli artisti e artiste che hanno usato e usano la loro arte per raccontare ciò che spesso non si dice, per denunciare ancora e con più forza, per aiutare a non dimenticare. A tutti quei giornalisti che hanno raccontato senza paura facendo fino in fondo il loro lavoro; a chi ha preso parola con un disegno, con una poesia, con una canzone. Vi invitiamo a sottoscrivere questo appello e a passare per Roma negli appuntamenti che i familiari, insieme a comitati e movimenti, stanno costruendo il 15 e il 22 ottobre.
Uniamo le nostri voci, le nostre passioni, le nostre intelligenze. Per pretendere verità e giustizia. Per dire ‘ Mai PiU’.
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