Pioggia di finanziamenti indirizzate verso le organizzazioni neofasciste


Giorgia Meloni

 Riproposto da due anni, sempre alle porte dell’estate, il 28 Giugno è
arrivato nuovamente in discussione alla Camera il “Disegno di legge per
il riconoscimento e sostegno alle comunità giovanili”.
Pallino del
Ministro per la Gioventù, Giorgia Meloni, questa volta il DDL porta la
firma, ben più influente, di altri due ministri: Raffaele Fitto,
Rapporti con le Regioni, ma soprattutto Giulio Tremonti, Economia.
In
estrema sintesi la proposta prevede un sostanzioso sostegno economico a
strutture associative giovanili di under 35, definite “comunità”, che
attuino sul territorio nazionale progetti di aggregazione sociale,
culturale, sportiva o di educazione alla legalità, specie nelle
periferie; unici vincoli: no al consumo di stupefacenti, no alla
“promozione o esercizio di attività illegali”e un incentivare “stili di
vita che attengono ad una società sana”.
Ragguardevole il
finanziamento, da indiscrezioni ben 18 milioni di euro, contro i 5,
budget rispettivamente del 2009 e del 2008: non male in tempi di manovre
economiche d’emergenza e austerity!
Un elemento importante del DDL
2010 è però: il finanziamento al “recupero, riadattamento, sistemazione
di edifici e di strutture pubbliche e private con vincolo di
destinazione d’uso a sede di comunità giovanili”; unico vero depositario
di ogni scelta e naturalmente gestore della cassa un onnipotente e
ovviamente di stretta nomina ministeriale “Osservatorio Nazionale sulle
Comunità Giovanili”che dovrà redigere un bollettino biennale.
Dopo
due anni di scarsa applicazione, potrebbe quasi sembrare l’ennesimo
progetto spot targato PDL se non si tenesse conto dell’importanza
politico-culturale che la destra italiana da decenni attribuisce a
questo tema: non è un caso infatti che la Meloni, nella conferenza
stampa di questo lunedì con Giovanardi, abbia citato come ispiratore
morale di questo decreto legge, Paolo Di Nella, il militante missino
morto in uno scontro a Roma nel 1983.
Un ricordo sicuramente non
casuale, si tratta infatti di una figura molto simbolica per il vecchio
zoccolo duro rautiano del Fronte della Gioventù, quello di Alemanno per
intenderci, che era stato il più recettivo, in ambito neofascista, dal
punto di vista dell’attenzione alla socialità e all’underground
culturale giovanile.
Anche se, va detto, la riproposizione di queste
suggestioni oggi ha sicuramente delle differenze con quello che era
stato , a metà anni ’80, un tentativo fascista di rispondere ad una
nascente aggregazione politica di estrema sinistra legata ai primi
centri sociali; nella proposta Meloni c’è più l’idea di intercettare il
mondo giovanile veicolando i propri messaggi dall’alto, cavalcando più
il senso “patriottardo” comune in una idea di aggregati associativi che
non esprimano conflitto sociale, ma che anzi costituiscano una
alternativa “sana” all’autogestione dal basso di sinistra.
Si
aggiunga a questo che la base giovanile dell’ex-AN in questi anni è
diventata particolarmente liquida tanto da includere personaggi di
tendenze ben più radicali che hanno prodotto una vera e propria
effervescenza identitaria consolidatasi anche in luoghi di aggregazione
in tutto e per tutto figli o debitori dell’esperienza di Casa Pound,
come il romano Foro 753, la fiorentina CasaAggì, o anche la rete
nazionale dei Circoli della Nuova Italia, senza contare la vera
esperienza pilota di questo tipo in casa AN cioè la Comunità Militante
di Busto Arsizio, da cui questo ddl prende il nome.
La costante
fraterna dialettica proprio di Casa Pound col permeabile e variegato
universo delle componenti giovanili della PDL, da poco ribattezzatasi
Giovane Italia, crea poi ulteriori perplessità sull’applicazione di
questo legge, visto e considerato il rapporto privilegiato che alcuni
membri del direttivo del gruppo di Gianluca Iannone hanno proprio con il
ministro Meloni, anche per una lunga militanza comune nel vecchio
Fronte della Gioventù del quartiere romano della Garbatella.

tratto da:

http://www.globalproject.info/it/in_movimento/ComunitaGiovaniligov/5347

 

 

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