PASSARE ALL’ AZIONE: APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE DEL 12 DICEMBRE 2009 ORE 15:00 PIAZZA MISSORI

Questo è un appello particolare: chiede di essere praticato più ancora che sottoscritto. Chiede una mano più ancora che una firma.
Chiede condivisione più che consenso. Chiede di mettersi in moto, di passare all’azione.
Perchè è quello che abbiamo già fatto, perche è quello che faremo. E che invitiamo tutti e tutte a fare.

Alle 16.37 del 12 Dicembre 1969 la città di Milano è stata teatro di una
delle più
sanguinose stragi del nostro paese.
Una bomba distrusse i locali della Banca dell’Agricoltura uccidendo 16
persone e ferendone 87.
Questo evento diede inizio alla strategia della tensione.
Fu il primo di una serie di attentati organizzati dalla destra eversiva,
con la copertura dei servizi segreti italiani e americani , che si
verificarono nel corso degli anni ’70.
Nei giorni seguenti partiva una "caccia all’uomo" nei
confronti degli anarchici, individuati fin da subito come i
responsabili dell’attentato, a causa della quale Pietro Valpreda venne
ingiustamente arrestato e il ferroviere
Giuseppe Pinelli ucciso: i poliziotti che lo stavano interrogando da
tre giorni lo fecero precipitare dalla finestra del quarto piano
della questura, facendo poi passare quella morte come un "fatto
accidentale" , un "malore attivo".
Ancora oggi questa strage resta impunita e a coloro che sono stati
individuati come i mandanti/esecutori è concesso di vivere in
totale libertà; tra questi il militante del gruppo Neonazista Ordine Nuovo
Delfo Zorzi, oggi Roi Hagen, riconosciuto come esecutore
materiale della strage che vive in Giappone e da lì gestisce i propri
affari commerciali.
In italia il neofascismo e i servizi segreti non hanno mai avuto alcuna matrice eversiva, Ma hanno lavorato per rafforzare le istituzioni in
senso autoritario e non certo per indebolirle.
Che dire di Milano dopo 40 anni?
Certo il rumore di quell’esplosione è lontano, ma possiamo dire la stessa
cosa del clima che si respira?
Stesso inverno grigio e freddo, centinaia di divise per le strade, il
rumore delle sirene, la
gente che cammina veloce e non si ferma.
La città è allo sbando, governata da lobby affaristico-mafiose intente a
divorare la gigante torta rappresentata dall’Expo.
Al vicesceriffo De Corato e il suo esercito privato di vigili urbani la
reponsabilità
di tenerla pulita.
Così tra ordinanze antimovida, sgomberi di campi rom, deportazioni di
massa di immigrati irregolari nel cie di via Corelli, non perde occasioni
per ricordarci che la sua formazione politica e culturale e la sua storia
sono molto simili a quelle dei responsabili di quella strage.
Se quarant’anni fa la parte viva di Milano indicò per prima mandanti ed
esecutori di quella strage , anche oggi i Padroni della Città possono
starne certi, quella stessa parte non ha alcuna intenzione di tacere davanti
al loro delirio securitario.
A Milano c’è ancora chi rifiuta lo schema "lavora-consuma-crepa", c’è
ancora chi non si spaventa di fronte alle allarmistiche dichiarazioni che
vedono dietro ogni arabo un terrorista, dentro ogni rom uno stupratore,
dietro un "giovane spettinato" un alcolizzato o un tossico.

A chi ci vuole chiudere in casa e noi locali alla moda, noi diciamo che
saremo sempre
NELLE STRADE SENZA PAURA.

VIDEO PRODOTTO NEL 2007 IN OCCASIONE DELLA CAMPAGNA ”CHIUDERE OXUS”.

Contro il fascismo
Cultura – Movimento – Mobilit/Azioni.
!!Don’t worry be Antifa!!
ORE 15:00 TUTT*
IN PIAZZA MISSORI
Corsari Milano 
 
per adesioni: Corsari.milano@gmail.com
LINK UTILI:

http://www.osservatoriodemocratico.org/

Pubblicato in Comunicati | Commenti disabilitati su PASSARE ALL’ AZIONE: APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE DEL 12 DICEMBRE 2009 ORE 15:00 PIAZZA MISSORI

OXUS

Siamo andati al laboratorio che produce le borse del marchio
Oxus, proprietà di Delfo Zorzi, a smascherare come dietro alla sua “rosea”
filosofia di vita ci sia in realtà il terrorista di una volta responsabile
delle stragi di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia.

Nel ’69 Delfo Zorzi era legittimato dai servizi segreti
italiani  e americani, oggi le sue
attività continuano ad essere protette e appoggiate dai poteri politici e
amministrativi, comunali e statali, mentre lui monitora il suo business dal
Giappone, dove si fa chiamare Roi Hagen.

Come in Argentina le case degli impuniti torturatori del
regime militare sono state macchiate di rosso per mostrare e svelare la storia
di chi le abitava, così noi abbiamo voluto marchiare questo laboratorio per
rendere evidente il filo che lega GRU.P. a Oxus e quindi a Delfo Zorzi, per
mostrare, cioè, come attraverso questa produzione si arricchisca un terrorista
fascista.

Noi non dimentichiamo.

Corsari – Milano

Pubblicato in Azioni | Commenti disabilitati su OXUS

HOTEL dei CAVALIERI

Oggi pomeriggio siamo andati all’Hotel dei Cavalieri a mostrare la macchia
che lo segna da questo 5 aprile, la colpa di aver ospitato neofascisti italiani e europei.

Il fascismo e le sue idee
non devono avere legittimità: nessun albergo, bar, locale, sala conferenze
dovrebbe ospitare chi si riconosce e mette in atto ideali xenofobi e sessisti,
punta di un iceberg di un’ideologia intollerante per natura.

Come in Argentina le case degli impuniti torturatori del
regime militare sono state macchiate di rosso per mostrare e svelare la storia
di chi le abitava, così noi oggi abbiamo voluto marchiare questo hotel per rendere
evidenti i suoi rapporti con movimenti e partiti nazi-fascisti.

Noi non dimentichiamo.

Corsari – Milano

Pubblicato in Azioni | Commenti disabilitati su HOTEL dei CAVALIERI

paesi baschi

banner baschi

Pubblicato in Appuntamenti | Commenti disabilitati su paesi baschi

Oh Bej Oh bej la fiera che non vorrei!

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Oh Bej Oh bej la fiera che non vorrei!

Presidio per gli spazi sociali giovedì 3 dicembre ore 17,00 palazzo marino.

Da http://torchiera.noblogs.org/:

Il Comune di Milano decide di mettere all’asta 67 stabili di proprietà
pubblica (tra cui la Cascina Torchiera), molti dei quali sedi di
progetti di aggregazione sociale e politica, al fine di fare cassa per
buchi di bilancio e investimenti speculativi. Proprio ieri sera al Consiglio Comunale, per un solo voto, la Cascina Torchiera è
stata inserita definitivamente nel piano di vendita delle proprietà
comunali, probabilmente per una questione di prossimità geografica
all’Expo. In sostanza, da oggi Torchiera è all’asta!
Tutti gli altri spazi sociali sono stati fortunatamente stralciati dal pacchetto.
Noi dalla Cascina non abbiamo intenzione di andarcene. Questa citta’ appartiene anche a chi la pensa come noi. Le idee e le esperienze di autogestione non hanno prezzo.

Per organizzare una risposta condivisa invitiamo tutte le realtà sensibili a partecipare:
giovedì 3 dicembre alle ore 17 al presidio davanti a Palazzo Marino durante il consiglio comunale di delibera sulla cessione degli immobili.

Altre info e contatti: http://torchiera.noblogs.org – torchiera@ecn.org

Pubblicato in Appuntamenti | Commenti disabilitati su Presidio per gli spazi sociali giovedì 3 dicembre ore 17,00 palazzo marino.

Di Stato si Muore, ancora. Blitz sul muro un tempo dipinto per Carlo Giuliani

E’ successo ancora. Un’altra volta la vita di un ragazzo è stata spezzata dai cosiddetti servitori dello Stato. Questa volta la vittima si chiama Stefano Cucchi, un ragazzo di 31 anni, arrestato dai Carabinieri il 15 ottobre per il possesso di una esigua quantità di stupefacenti. L’arresto per Stefano è l’inizio della fine. Una fine orrenda e disumana . Dopo essere passato, infatti, da due caserme dei Carabinieri e dal, purtroppo
famoso (per le violenze inflitte agli arrestati), Centro di Identificazione di Tor Sapienza, Stefano viene prima trasferito nelle celle di sicurezza del Tribunale di Roma in attesa del processo per direttissima e successivamente al carcere di Regina Coeli, da dove effettuerà il suo ultimo viaggio: verso il reparto penitenziario dell’Ospedale Sandro Pertini, dove il 22 ottobre mattina il personale sanitario constaterà la sua “morte naturale”.

murales cucchi1

Una morte che, però, di naturale non ha nulla. Le foto rubate da un addetto ai servizi mortuari dell’ospedale mostrano infatti l’esile corpo di Stefano dilaniato e lacerato: volto devastato, quasi completamente tumefatto, l’occhio destro rientrato nell’orbita, l’arcata sopraccigliare sinistra gonfia in modo abnorme, la mascella fratturata. E solo dopo si scoprirà che Stefano aveva anche due vertebre rotte. Cosa è successo a Stefano? E’ davvero caduto dalle scale come affermano i Carabinieri e una cartella clinica manomessa dagli agenti di Polizia Penitenziaria? No, non è andata così: Stefano è stato ucciso! E lo ha ammazzato lo Stato. Lo hanno assassinato selvaggiamente a forza di botte gli stessi uomini assunti al servizio dello Stato in sua presunta tutela. E in questi giorni stanno uccidendo Stefano una seconda volta. E’ stato infatti immediatamente sottoposto ad un processo da parte di chi detiene il potere in questo Stato: sottosegretari e ministri si sono difatti
affrettati a difendere i Carabinieri e a infangare la memoria di Stefano, definendolo un anoressico, una persona affetta da attacchi di epilessia, un sieropositivo e un tossicodipendente. Come per affermare che Stefano è l’unico e il solo responsabile della propria morte. Come se ciò giustificasse il “trattamento” al quale è stato sottoposto da parte di chi ha una concezione di giustizia che ha a che fare col mestiere del boia e sa di godere dell’impunità. Un’impunità che viene garantita agli uomini in divisa dal cosiddetto “spirito di corpo”, che si deve tradurre in omertà,
depistaggio delle indagini e manipolazione della prove, e dal sostegno della classe politica che non perde l’occasione di difendere l’operato delle forze dell’ordine.

cucchi2

Un essere al di sopra della legge che protegge la divisa anche nel caso in cui si dovesse celebrare un processo. Tanti gli esempi nel passato, troppe le ferite ancora aperte che ricordano come la giustizia di questo Stato utilizzi due pesi e due misure sulla base di chi deve andare a giudicare: i suoi servi in divisa o un immigrato clandestino o chi detiene una modesta quantità di droghe leggere o manifesta legittimamente il proprio dissenso.
Non dimentichiamo infatti gli omicidi di Federico Aldovrandi a Ferrara nel 2005, selvaggiamente picchiato da poliziotti tutt’ora in servizio; di Marcello Lonzi, ucciso barbaramente in carcere nel 2003 e per la cui vicenda il processo deve ancora iniziare; di Manuel Eliantonio, pestato a
morte nel carcere di Marassi a Genova nel 2008, il cui caso è stato archiviato; di Riccardo Rasman, morto a Trieste nel 2005, dopo essere stato “immobilizzato” da agenti di Polizia per i quali c’è stata la richiesta di archiviazione; di Gabriele Sandri, tifoso della Lazio, ucciso nel 2007 da un colpo di pistola esploso a braccia tese dall’agente di Polizia Spacarotella, condannato in primo grado per omicidio “colposo”; di Aldo Bianzino, “trovato morto” in carcere a Perugia nel 2007 e per cui un solo agente di polizia penitenziaria è in attesa di giudizio per “omissione di soccorso” e falso.
Così come non dimentichiamo l’assassinio di Carlo, le cariche, la mattanza della Diaz e le violenze al carcere di Bolzaneto al G8 di Genova e le violente cariche all’Ospedale San Paolo in seguito alla morte di Dax. Tutte vicende in cui lo Stato, nelle sue diverse forme, ha mostrato la sua vera faccia uccidendo Carlo, assolvendo, e addirittura promuovendo, chi ha ordinato si è reso responsabile di pestaggi selvaggi ed arbitrari e condannando a pene pesantissime chi invece manifestava il proprio dissenso e chiedeva giustizia.
E’ quindi con le lacrime agli occhi e molta rabbia nello stomaco e nella testa che ci uniamo alle voci che urlano chiedendo verità e giustizia per la morte di Stefano, Federico, Marcello, Manuel, Riccardo, Gabriele, Aldo, per Genova, per il San Paolo. Con loro e con tutti coloro che ancora vogliono lottare per la verità, perché omicidi come questo non avvengano mai più e perché i responsabili di queste atrocità vengano puniti. Ed è per questo che oggi ci siamo ripresi un muro di questa città. Un muro che per noi ha un significato particolare, che già tante volte nel passato è stato
strappato al grigiore metropolitano. Oggi ancora una volta, per ribadire che di Stato non si deve morire. Stefano vive nei nostri cuori.

NO a uno Stato che uccide

NO a uno Stato che si assolve

DI STATO NON SI DEVE MORIRE

VERITA’ E GIUSTIZIA PER STEFANO

Corsari-Milano

Pubblicato in Azioni | Commenti disabilitati su Di Stato si Muore, ancora. Blitz sul muro un tempo dipinto per Carlo Giuliani

Milano la città degli incubi

Da settimana scorsa eravamo in mobilitazione per ciò che stava succedendo
al mondo studentesco, dalla violenza della polizia negli ultimi cortei,
allo sgombero del Gandhi, agli arresti per aver rubato fotocopie alla CUSL:
un giro di vite sul controllo del territorio cui stiamo rispondendo con
forza e coesione.

Ma evidentemente questi interventi autoritari non sono però bastati a
soddisfare la voglia di ingiustizia del comune. Adesso è la volta degli
immigrati, è la volta dell’unica forza che rappresenta un trend di crescita
nelle nostre città. Mentre in un comune lombardo il sindaco propone un
Natale alla caccia dei clandestini, a Milano viene sgomberato uno dei più
grandi campi Rom della città, dove abitavano centinaia di famiglie, e di
bambini che frequentavano regolarmente e con successo la scuola. Un
ennesimo sgombero senza uscita, senza politiche di integrazione, un atto di
forza che vedrà queste persone, cittadini comunitari e della nostra città,
sparpagliati chissà dove in situazioni di peggiore precarietà se non
addirittura stipati nei CIE.

Ma non basta: la Moratti soddisfatta sceglie di consegnare l’Ambrogino
d’Oro al valore per la città a Marina Berlusconi e a niente meno che i
vigili responsabili della caccia agli immigrati sui cosiddetti “bus
galera”. Un simbolo eccezionale di cosa Milano ritiene sia merito nella
città dell’inaccoglienza…

Ancora una volta ci troviamo a gridare che non è questa la città che
vogliamo. Non permetteremo al manipolo dei poteri forti di Milano di
spezzare le nostre vite e quelle di chi, come noi, sta dall’altra parte
della barricata.

Renderemo Milano la città dei nostri sogni: diventa anche tu un loro
incubo.

Corsari Milano

Pubblicato in Comunicati | Commenti disabilitati su Milano la città degli incubi

Sgomberato Horus 2.0: A ROMA COME A MILANO SCERIFFI D’ECCEZIONE CONTRO LA LIBERTA’

Questa mattina è stato sgomberato da un ingente spiegamento di polizia
l’Horus 20, laboratorio metropolitano dove da tre anni trovavano
spazio precari, studenti, attivisti. Come a Milano, martoriata dalle politiche repressive e di
chiusura  di ogna forma di spazio sociale della giunta DeCoratto-Moratti, così accade a Roma, colpita dalle pratiche
autoritarie di Alemanno, che, ostentando una faccia democratica, è in realtà
rimasto ben fedele ai suoi prinicipi di un tempo.
A Hourusliberato e a tutti coloro che ancora lottano nelle proprie città
per renderle vive e vivibili, per riprendersi spazi d’agibilità, per
proporre autogestione e socialità, a tutti coloro che ancora ci credono,
nella libertà, va la nostra massima solidarietà. Una solidarietà attiva che coincide, ogni volta, ad un attacco ai poteri forti della città.
 
Corsari-Milano

Pubblicato in News | Commenti disabilitati su Sgomberato Horus 2.0: A ROMA COME A MILANO SCERIFFI D’ECCEZIONE CONTRO LA LIBERTA’

LIBERI!

Liberi i due ragazzi arrestati ieri mattina. Gimmi e Teino sono usciti oggi alle 12, accolti da una folla numerosa di compagni ed amici che dalle 9 presidiavano il tribunale. Contemporaneamente alla loro udienza si teneva anche quella per 4 dei 5 arrestati di venerdì.

Felici per la liberazione dei due compagni Gimmi e Teino, felici di riaverli di nuovo attivi nelle strade e nelle piazze, ricordiamo tutti coloro che non lo sono ancora e che vogliamo lo siano al più presto. LIBERI TUTTI!

tribunale oggi
Pubblicato in News | Commenti disabilitati su LIBERI!