Vorrebbero farci credere che tutto questo spiegamento di forze serva
a garantire la sicurezza delle donne, facile preda di immigrati che
non aspettano altro che stuprarle. In realtà, a pochi metri da una
camionetta di soldati, in via Pepe, il 1 dicembre è stata violentata
una ragazza e i solerti custodi delle nostre strade non se ne sono
nemmeno accorti.
In occasione della festa della donna vogliamo ricordare che una città sicura non
è una città piena di polizia ma una città viva, abitata,
illuminata, festosa. E vogliamo ribadire che la sicurezza delle
donne, e non solo, dipende da ciascuno di noi e non da fantomatici
tutori dell’ordine. Non crediamo a chi afferma che per ciascuna
bella (brutta no?) ci vorrebbe un soldato. Al contrario, Siamo
convinti e convinte che la nostra sicurezza dipenda da ognuno di noi.
Per questo invitiamo tutte e tutti in via Pepe domenica 7 marzo dalle 15
per iniziare a costruire la città che vorremmo: ci saranno musica,
vita, colori. Una giornata insieme per un città da vivere e per una
società dove il rispetto, e non la progressiva militarizzazione del
territorio, venga riconosciuto come reale via per fermare la
diffusione di tali episodi.
Che io sia
sicura, it’s up to you!